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Valutazione dell'impatto sulla salute pubblica dei Bangwa, in Camerun, da parte del Movimento dei Focolari

salute-fontem Asa'ah Nkohkwo

Direttore generale della società nazionale "Sickle Cell" di Londra, membro della Reale Società per la promozione della salute, consulente per il British Medical Journal.

Saluto iniziale

Sua Altezza Reale, Mafua Ndem { Chiara Lubich}

Organizzatori, partecipanti,

cari amici di Lebialem qui presenti,

Signore e Signori, cari amici:

 

Il mio saluto a tutti!

Per iniziare questo discorso e in riferimento a ciò che dissi a Londra il giugno scorso, in occasione del vostro 60° anniversario,[1] vi invito a valutare una considerazione ancor più commovente. Il Chief Fuankeng Ajuah Alemanji dei Bangwa, in un suo recente lavoro, ha composto un'antologia con alcuni nomi che la gente Bangwa aveva dato ai propri figli. Questi mostrano i semi della Parola di Dio nella cultura Bangwa e, al tempo stesso, riflettono le frustrazioni della gente, le cui rudimentali strutture sanitarie venivano sommerse da un'alta mortalità infantile. Questo all'epoca in cui arrivò il Movimento dei Focolari, nel 1966:

Ageh'ndia = colui che non ha abbandonato la famiglia (mentre altri erano morti)

Ale'feh = qui il pianto di un neonato?

Ambo'ndem = i desideri di Dio (che trionfino)

Ndem'azeh = Dio sa (quale sarà l'esito finale)

 

Con questo retroscena, vi inviterò poi a considerare il Movimento dei Focolari tra i Bangwa, in Camerun, come una Cattolica/divina dichiarazione politica. Poi utilizzando il consenso WHO di Gothenburg del 1999, valutiamo come questa divina politica abbia influenzato fattori chiave determinanti per la salute del popolo Bangwa. Questo è esattamente ciò che il "Bangwa Focus Group" si pose come compito l'ottobre scorso.

Per valutare l'impatto sulla salute pubblica di un miracolo divino che arrivò giusto in tempo a salvare un popolo dalla sua estinzione, sono stati utilizzati: descrizioni di aneddoti, relazioni della discussione del "Focus Group", rudimentali statistiche sul campo ed altri strumenti. Guardando indietro con gratitudine, lasciate che solleciti voi Focolarini ad unirvi al popolo Bangwa per consolidare i sorprendenti successi raggiunti, con le seguenti prospettive per il futuro:

-                               Può l'Ospedale "Maria Salute dell'Africa" di Fontem, assieme al suo centro satellite di Fonjumetaw, essere promosso a centro ufficiale di addestramento del personale per l'educazione sanitaria e tecnologica di base?

-                               Si potrebbe creare un partenariato più ufficiale con la crescente e significativa Diaspora Lebialem, perché il popolo Bangwa possa svilupparsi secondo le sue reali possibilità?

 

Gestendo la diversità in un contesto evangelico di "un mondo unito", il Focolare ha ottenuto, entro un paio di decadi, un successo miracoloso, migliorando la salute pubblica del popolo Bangwa , vicino all'estinzione, fino agli ammirevoli livelli nazionali. Adesso rimane la sfida di consolidare, sostenere e diffondere i progressi di questa oasi di eccellenza nei campi della sanità e dell'educazione, tra e oltre la terra Bangwa, investendo nell'educazione e nella formazione.

 



[1] Il riferimento è al 60° anniversario del Movimento dei Focolari (n.d.r).
Il Movimento dei Focolari Bangwa 1966-2004: valutazione dell'impatto sulla salute pubblica
(del 'Bangwa Focus Group')
 
IL POPOLO BANGWA DEL CAMERUN

"Bangwa" (letteralmente: popolo che parla un misto di lingue 'nweh') delimita attualmente un'entità etnica composta (prima del 19° secolo) da 9 antichi insediamenti africani aventi a capo un loro re, attualmente noti come "Fondoms" (governati da Fon). Fra questi predomina Lebang (conosciuto come Fontem), sotto la leggendaria e influente dinastia Fontem. I Bangwa, anzi il popolo di Lebang, rappresenta l'enorme maggioranza, composta da circa 300.000 persone, della vasta regione amministrativa di Lebialem Division, nel Camerun.

UNA POPOLAZIONE SULL'ORLO DELL'ESTINZIONE?

Il 6 febbraio del 1966 arrivò, dall'Europa - da Roma - il cattolico Movimento dei Focolari, grazie all'insistente pressione del Fon Defang Fontem.

E' ormai leggenda il fatto che la malattia regnava nella regione: morbillo, vaiolo, varicella, malattia del sonno, malaria, filaria. Le rudimentali strutture sanitarie vennero allora sopraffatte. Un dispensario governativo, di base, sotto la guida del leggendario infermiere Martin Atemajong, fu sistemato nel palazzo Azi di Fontem. Martin amministrava le vaccinazioni contro le malattie esantematiche (varicella, vaiolo) e distribuiva altri medicinali che erano stati trasportati sulla testa da una lontananza di circa 100 km da Mamfe. L'ospedale più vicino era, o a Dschang, nella zona del Camerun francofono, oppure a Mbetta, ambedue distanti una quarantina di km, da fare a piedi. Un bambino su cinque raggiungeva raramente il quinto anno di età. Il tasso di mortalità era molto alto anche per gli adulti. Da qui il motivo dell'alto tasso di nascite, per tener conto di quelli che morivano! Non c'era presa di coscienza riguardo alla malattia del sonno. C'era una grande diffusione della malaria e dell'anemia, comuni sia nei bambini che negli adulti. La medicina tradizionale indigena era inefficace contro la malaria. Associata a una dieta povera in vitamine e minerali, faceva sì che i livelli di emoglobina nel sangue impiegassero molto tempo a ricuperare, dopo gli attacchi di anemia.

Spesso le complicazioni della gravidanza erano fatali sia per il bambino che per la madre. Per esempio, le donne incinte che soffrivano di distacco prematuro della placenta morivano dissanguate senza la possibilità di un parto cesareo. Feti con complicazioni causate dal cordone ombelicale e quelli in posizione traversa spesso morivano, tranne qualche successo sui neonati in posizione traversa, ottenuto da medici tradizionali. Queste complicazioni ostetriche venivano spesso attribuite alla stregoneria e sulle vittime si eseguivano speciali riti funebri.

A causa dell'analfabetismo c'era scarsa conoscenza, da parte del popolo, delle misure igienico sanitarie. C'erano pochissime scuole elementari e i giovani scolari avevano poche possibilità di trasformare il loro ambiente grazie a ciò che imparavano a scuola. Il materiale da costruzione, il bambù locale, era infestato da cimici che succhiavano il sangue mentre si stava a letto.

Il tasso di mortalità variava a seconda della vegetazione della località. Nelle zone caldo umide, con molte palme, c'era un'alta predisposizione a prendersi delle malattie.

Ciò era probabilmente dovuto alla presenza, nelle aree più calde e lungo i corsi dei fiumi, della mosca tse-tse, delle zanzare e dei vermi loa-loa. Insediamenti come Atchang, Atohangeh, Takweh, Nnyuy, Nweche, Esoah e Menji erano zone di alta mortalità, come pure Njohgwi e Essoh-ta. Inoltre, le malattie contagiose quali il morbillo, la varicella e la malattia del sonno colpivano anche le aree vicine. Di conseguenza, le persone delle zone più alte erano restie a dare le loro figlie in matrimonio a uomini che abitavano nelle zone più basse.

In queste aree erano pochi gli adulti che raggiungevano la vecchiaia, (anche se le morti venivano normalmente attribuite alla stregoneria). La vecchiaia era perciò collegata alla geografia. Non è possibile avere statistiche di queste morti. Tuttavia resoconti aneddotici da parte di madri affrante fanno stimare che il tasso di mortalità fosse dell'80%.

BANGWA DALL'ARRIVO DEL FOCOLARE

L'ospedale "Maria Salute dell'Africa" (MHA) è stato costruito dal Movimento dei Focolari. Tra le varie opzioni, presentate dal defunto Fon Defang Fontem, l'attuale sito, a Mveh, fu scelto da specialisti per la sua vicinanza al fiume Begeh, da cui si sarebbero potuto ricavare la sabbia e l'acqua necessarie per il lavoro di costruzione e per la centrale idroelettrica per un programmato villaggio "urbano". Così il Fon, assieme al Chief Forchap, donò quaranta acri di terra - quale proprietà assoluta e perenne del Movimento dei Focolari - per aiutare il suo popolo sofferente, già oggetto delle sue precedenti pressioni presso il Vescovo di Buea, Jules Peeters.

La prima pietra fu posta da Chiara Lubich, fondatrice del Movimento, il 19 giugno 1966. Tre anni dopo, Chiara ritornò per l'apertura ufficiale dell'ospedale, accompagnata dal Vescovo Peeters della diocesi di Buea, la diocesi madre dei Bangwa, e da Albert Ndongmo di Nkongsamba, diocesi madre della vicina città di Dschang. Assieme al Fon Defang Fontem essi inaugurarono l'ospedale che da allora serve da centro regionale di riferimento ed ha salvato un numero incalcolabile di vite umane.

La campagna di pressione per avere il Movimento, la rilevazione e l'offerta del sito dell'ospedale sono stati una testimonianza significativa del coraggio del Fon, nonostante la sfiducia del popolo Bangwa, che precedentemente aveva combattuto i tedeschi per toglier loro parecchi inservienti che il predecessore di Defang aveva loro assegnato. Per di più Defang aveva dato ascolto ad una richiesta di terra da parte di una donna, un anatema per la cultura Bangwa, come registrato nell'ispirato colloquio avuto con Chiara Lubich: "Lei è una donna e per questo non vale niente. Mi racconti come tutto ciò è avvenuto, come vi siete diffusi in tutti e cinque i continenti".

I SERVIZI DEL CENTRO SANITARIO SATELLITE DI 'MHA' (MARIA SALUTE DELL'AFRICA)

Un centro sanitario satellite fu aperto in Fonjumetaw nel 1972, su del terreno donato dal Fon Fonjumetaw. Era molto opportuno avere un ambulatorio sanitario su terreni più elevati, lontani dal centro della malattia del sonno. Il Focolare ha in seguito portato degli ambulatori trasportabili nei villaggi di Besali e Fozimombin. Da allora in poi anche il governo ha istallato dei centri sanitari in alcuni villaggi della terra Bangwa.

QUANTI SONO STATI CURATI?

Statistiche recenti stimano una media annuale di: 30.000 consulti, 300 interventi chirurgici di rilievo, 800 parti, 3.000 degenti ricoverati, di cui 600 uomini, 900 donne e 1.500 bambini. Queste statistiche si riferiscono unicamente all'Ospedale "Maria Salute dell'Africa".

Le maggiori cause di ricovero in ospedale sono: malaria, tifo, broncopolmonite, pressione alta, anemia, diarrea, vermi intestinali, tubercolosi, ernia e AIDS/HIV. Il numero dei degenti è in continua crescita e si allunga pure la durata del ricovero. Ciò è in gran parte causato dalla resistenza alle medicine. Potrebbe anche essere dovuto alle migliori strutture per la diagnosi e la cura. In aggiunta c'è l'attuale epidemia di AIDS/HIV colla sua grave morbilità che dura tutta la vita.

La malattia del sonno è scesa da un apice di 271 casi nel 1974 ad un solo caso nel 2004.

 

CAMPAGNE DI PROMOZIONE SANITARIA

Il Movimento dei Focolari coopera con il Ministero della salute pubblica del Camerun: il Ministero si occupa della campagna per le vaccinazioni contro la poliomielite, il morbillo, e dell'attività editoriale d'ufficio, mentre l'ospedale "Maria Salute dell'Africa" (MHA) è l'ospedale di riferimento per le terapie nella Divisione di Lebialem. L'ospedale MHA lavora inoltre con alcuni medici tradizionali in modo da riuscire a capire il loro procedere ed illuminarli sul dosaggio e sul rischio delle loro pratiche erboriste. Ci sono anche rischi associati alla pratica dello scambio di lamette e del tatuaggio per quanto riguarda l'AIDS/HIV ed altre malattie.

SENSIBILIZZARE GLI STUDENTI CONTRO L'AIDS/HIV

Il Movimento entra regolarmente nei collegi per sensibilizzare ed educare in vari modi i giovani nei confronti dell'AIDS/HIV: sessioni con domande e risposte, conferenze e lezioni di moralità religiosa. I bambini, suddivisi in gruppi, fanno esercizi appropriati all'età. Lo staff dell'ospedale MHA, a volte, quando i protocolli e i punti di vista concordano, lavora con quello del governo.

CONSULENZA PRE-MATRIMONIALE

Le coppie che stanno per sposarsi vengono preparate alle sfide di questa loro vocazione secondo la linea cattolica della salute della famiglia.

Spesso il dirigente del governo locale che si occupa delle questioni femminili invita il Movimento ad organizzare conferenze sull'AIDS/HIV per uomini e donne.

SPECIALE ATTENZIONE ALL'EDUCAZIONE

Nel settembre 1966 il Movimento ha iniziato il collegio di Fontem "Nostra Signora Sede della Sapienza" con l'iscrizione di 42 studenti tra cui 2 ragazze. Il collegio ha fatto oggi molta strada, con centinaia di studenti iscritti e l'offerta di una completa e moderna educazione, con corsi misti di 7 anni a livello secondario. Nell'anno accademico 2003/2004, i diplomati di livello avanzato del collegio erano in testa nella tabella di rendimento della provincia e comparivano tra i migliori a livello nazionale, secondo i risultati scolastici pubblicati dal Governo.

Molti diplomati vanno all'estero per ulteriori studi. Alla fine alcuni ritornano per insegnare per un breve periodo al collegio, motivati dall'ospitalità del popolo Bangwa, dai loro legami famigliari, come pure dall'amicizia verso la loro Alma Mater, cioè la scuola che hanno frequentato. Poi però se ne vanno a causa del basso livello salariale, una situazione che non è aiutata dal troppo basso e disorganico livello di sovvenzioni da parte del Governo camerunese. Per di più la diocesi di Mamfe, attuale responsabile del collegio, è una regione economicamente molto svantaggiata.

Malgrado ciò, l'effetto moltiplicatore dell'istruzione raggiunta e diffusa localmente dagli studenti diplomati, non può essere sottovalutata ed ha come conseguenza il miglioramento dell'educazione sanitaria tra i Bangwa.

ASILO NIDO

E' stato aperto un asilo-nido per aiutare il personale dell'ospedale MHA e di coloro che lavorano per il Movimento, allo scopo di permettere ai bambini di età scolare di andare a scuola invece di fare da baby-sitter per i loro fratellini più piccoli mentre i genitori sono al lavoro. Su intervento dell'ufficiale del governo locale questo utile asilo-nido è stato recentemente potenziato e ampliato, includendovi una scuola materna e permettendone inoltre l'accesso ad altri lavoratori. Vi sono ora 30 bambini iscritti.

UN CENTRO PER UN'AZIENDA SOCIALE

Un centro artigianale di apprendistato per la falegnameria e le costruzioni è esistito sin da quando il Movimento ha iniziato ad operare tra i Bangwa.

Negli ultimi quattro anni ha preso l'avvio una scuola di falegnameria, della durata di tre anni, con nove ragazzi iscritti. Si lavora per l'arredamento locale e per le esigenze tecnico-commerciali, grazie anche a dei macchinari assai sofisticati provenienti dall'Italia. Finora nessuna ragazza ha chiesto di iscriversi. Un garage per la manutenzione dei veicoli dà adesso lavoro a cinque persone. Anche la saldatura viene fatta nel garage. Un fabbricato per costruzioni impiega attualmente 18 lavoratori. Tutte queste attività aiutano a dare lavoro ai giovani del posto, arginando in gran parte il crescente esodo rurale che è una delle maggiori sfide socioeconomiche dei Bangwa.

Il Movimento quindi ha spesso sviluppato delle semplici e praticabili soluzioni pilota, che hanno avuto un considerevole impatto sulla salute e che, alla fine, sono servite da innesco perché il governo intervenisse per una loro progressiva crescita.

LIBERARE LA GENTE DALL'ENCLAVE

Il primo caterpillar, scavatrice e ruspa, fu portato nel 1972 dai missionari di Mill Hill, tramite Padre John Brummelhius, popolarmente chiamato "Padre John strada" perché faceva i rilevamenti topografici e aveva la sovrintendenza dei lavori di costruzione della strada che collega Dschang e Fontem. Il Movimento dei Focolari, assieme agli abitanti del villaggio, lavora al mantenimento della strada ogni qual volta è necessario. Il Movimento dei Focolari ha utilizzato il caterpillar anche per sostenere vari progetti di sviluppo del villaggio, facendo pagare unicamente le spese per il carburante.

LOBBY EUROPEA

Con lo slogan: "Insieme tutto è possibile", il Movimento e le autorità locali hanno fatto pressione sull'Unione Europea affinché contribuisse al lavoro dovuto al deterioramento della strada ottenendo una sovvenzione. Così nel 1998, dopo 30 anni di auto-manutenzione, una sovvenzione CEE ha permesso la costruzione di oltre 200 tubi di scolo e di laterite macadam per la lunghezza di ben 45 km. Tuttavia da allora il caterpillar ha smesso di funzionare, impedendo così la riparazione della strada che si è gravemente deteriorata. Durante la stagione delle piogge il tragitto richiede - per quelli che sono disposti a pagare almeno il doppio della tariffa di viaggio dei mezzi di trasporto privati condivisi -, una intera giornata.

STANDARD DEGLI ALLOGGI ABITATIVI

A seconda della loro disponibilità, gli esperti del Movimento aiutano o a supervisionare oppure a portare a termine progetti di costruzioni locali. Di quando in quando aiutano a presentare e interpretare disegni di progetti. Il Movimento ha anche aiutato a migliorare gli standard locali di ingegneria civile - a volte dietro il personale intervento dell'allora Vescovo Peeters - con l'introduzione di nuove tecniche come coprire il pavimento col calcestruzzo e il tetto con lamiere di alluminio, delle abitazioni dei Focolarini.

UN CORPO SANO IN UNA MENTE SANA

Per il Movimento la parola 'salute' non significa solo salute fisica, del corpo, ma si allarga ad includere la salute dell'anima o salute spirituale. In questo campo il Movimento, secondo la moralità cattolica, sta particolarmente attento a fornire cure ospedaliere ai malati terminali, anche se favorisce, quando ciò è possibile, i pazienti della sua stessa fede. Qualche volta, in questo stadio terminale, i cristiani che se ne sono allontanati si riconciliano con la loro fede e i non cristiani chiedono il battesimo, che viene consentito; nel caso di minorenni ciò avviene con il consenso di ambedue i genitori, messi al corrente della cosa.

La guida spirituale come mezzo per il miglioramento della salute è stata ancora sottolineata con la terza visita di Chiara Lubich che, dopo il messaggio del Papa sulla Nuova Evangelizzazione, nel 2000, ha lanciato in tal senso un programma Bangwa.

Questo programma, attualmente in corso, è un partenariato concordato che coinvolge i Focolarini del posto, i Fon (soprattutto Fon Njifua e il suo collega di Fonjumetaw Fon Njiendem) e la gente del territorio Bangwa.

LEBIALEM SENZA IL FOCOLARE?

Secondo le testimonianze locali, prima dell'arrivo del Movimento, i Bangwa erano chiaramente un gruppo etnico sopraffatto e messo in pericolo dalle malattie. Al riguardo, Fuankeng Ajuah Alemanji ha eloquentemente descritto, nell'antologia di tipici nomi Bangwa che ho menzionato all'inizio, lo scoraggiamento esistente prima dell'arrivo del Movimento.

Senza di esso neanche i membri di questo "Focus Group" sarebbero sopravvissuti per raccontare questa storia. Per esempio, a metà dell'anno 1960, c'erano soltanto 4 ragazze, (3 delle quali figlie di Fon Defang) che frequentavano la scuola secondaria del collegio femminile di Okoyong, distante 100 km di cammino, nei pressi di Mamfe. Erano poco di più nel collegio San Francesco dell'ancora più lontano Kumba. L'istituzione del locale collegio OLSWC a Fontem non ha solo fornito l'accesso locale all'istruzione secondaria, ma ha anche permesso ai genitori di pagare le tasse scolastiche in modo accessibile, cioè in natura, facendo così incrementare notevolmente il numero delle presenze. Ciò soprattutto per i ragazzi che dovevano affrontare un viaggio di oltre 300 km per andare al collegio cattolico di Sasse, a Buea.

Evidente nella sua drammaticità è la combinazione della mancanza di istruzione in una popolazione chiusa nel suo enclave, e che sarebbe certamente stata lasciata in balia di rischi collegati alle pratiche indigene e all'ignoranza, con l'alto livello di mortalità dovuta alle malattie.

LA TESTIMONIANZA DI UN MONDO UNITO

In terra Bangwa avviene, abbastanza spesso, che i genitori mostrino il loro apprezzamento per il corpo docente, o altro personale del Movimento, con doni in natura. Questo fenomeno singolare è probabilmente influenzato dalla cultura della condivisione del Movimento. Troviamo lo stesso atteggiamento nell'ospedale con i degenti, dove il cibo portato da casa per un malato viene volontariamente condiviso con altri pazienti. La gente Bangwa che viene ammessa in altri ospedali trova che l'ospedale MHA di Fontem è unico in questo condividere il cibo fatto in casa.

Vivendo concretamente il Vangelo, momento per momento, il villaggio "urbano" della Mariapoli permanente del territorio Bangwa ha anche dimostrato che è possibile unire in un unico pacifico mondo, persone di razze, culture e fedi diverse. Attualmente nella comunità della Mariapoli di Bangwa-Fontem ci sono 15 nazionalità provenienti da 4 continenti, di tre diverse denominazioni cristiane, ebrei e persone di credenze religiose indigene tradizionali. Ciò che conta è promuovere una cultura di amore concreto.

Sapendo gestire la diversità nell'evangelico mondo unito, il Focolare ha prodotto un miracoloso beneficio migliorando la salute pubblica del popolo Bangwa in Camerun, da una quasi estinzione della popolazione (sotto i 50.000) a dei livelli nazionali ammirevoli (una stima di 300.000) nel giro di un paio di decadi. Rimane ora la sfida di consolidare, sostenere e poi diffondere entro e oltre il territorio Bangwa, i guadagni di questa oasi regionale di aspirazioni, di eccellenza nella sanità e nell'istruzione, investendo nell'educazione e formazione professionale.

***

Questa relazione si è basata sulle conversazioni tenutesi nell'ottobre 2004 a Fontem, dal "Bangwa Focus Group" che comprende:

1. H.R.H The Mafua di Fontem (Mrs Christine Asong), che ha anche registrato le conversazioni.

2. Anne Plantard, direttrice dell'ospedale "Maria Salute dell'Africa", Fontem.

3. Mbe Tasong (Charles Etiendem).

4. Mrs Mary Ategwa.

5. Mbi Asaatong Fontem, (Dr Asa'ah Nkohkwo), Londra, consulente di riferimento del "Focus Group" (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Il gruppo ringrazia la Principessa Amingwa Fotabong dell'Università Cottbus di Brandeburgo, in Germania, per aver elaborato i verbali; il professor Dominic Fontem, che ha trasmesso da Dschang, in Camerun, i commenti di HRH Fuankeng Ajuah (Yaounde); il Principe Peter Fontem (Ohio-USA); Edmond Asonganyi (Londra); Tom Bekong (Maryland-USA) e l'opera del Dr George Atem  - "Il regno di Lebang", gennaio 2000, Buea, come pure "La storia di Lebialem ", di MNF Ashu, del 1999, Menji Camerun. Tutti hanno facilitato l'indagine accurata e la guida del "Focus group" a distanza, da Londra.

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Chiara Lubich

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